Immagini tratte dal video Piceno Pietre Parole (BAIKcinema 2009). Gli esemplari dell’anello sono custoditi presso il Museo del Territorio di Cupra Marittima (AP).

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L’Anellone Piceno è un oggetto tipico delle sepolture femminili cuprensi e dell’area delimitata dai fiumi Tenna a nord e Tronto a sud. Esistono due tipologie diffuse in quest’area, la prima sono gli anelloni a sei nodi e l’altra gli anelloni a quattro nodi, a loro volta i nodi si dividono in nodi lenticolari o  nodi di conformazione globulare. Dal punto di vista tecnologico, questi oggetti presentano un diametro che oscilla tra i cm 8 e i cm 22, ed un peso che varia tra i g 200 e i kg 2.

Attraverso studi recenti si è supposto che questi oggetti fossero utilizzati come ornamento,  segno di un gusto raffinato di un’elite femminile dell’area sopradescritta. Altra ipotesi interpretativa è il collegamento con il culto della dea Cupra massima divinità del pantheon piceno, che identificherebbero le defunte come probabili appartenenti ad una determinata casta sacerdotale dedite al culto di tale dea.

Le sepolture femminili contenenti questo oggetto, presentano un ricco corredo simbolo di uno status privilegiato all’interno delle comunità sparse nel territorio. La realtà di Cupra Marittima dal punto di vista archeologico, si presenta di notevole interesse, l’anellone è uno dei tanti aspetti di questo centro piceno ricco di peculiarietà.

Fonte di primaria importanza sono le notizie degli scavi del dell’Osso effettuati nel primo decennio del secolo scorso, che mostrano le sepolture  al momento del loro ritrovamento.In mancanza di prove archeologiche attendibili e di studi specifici, l’Anellone Piceno rimane ancora uno dei tanti misteri della civiltà picena.